Arte, tradizioni e artigianato

La Torre di Bari, baluardo contro gli invasori

la torre di bari risale alla fine del cinquecento e faceva parte del sistema di avvistamento contro le invasioni dei pirati nemici. Oggi è circondata da una spiaggia larga e provvista di ogni servizio

Oggi, pensando alle coste della Sardegna, le immagini che saltano in mente sono quelle di turisti che si divertono e fanno il bagno in un mare paradisiaco, ma non è sempre stato così. Un tempo, soprattutto fra il Quattrocento e il Settecento, i litorali dell’isola erano pericolosi perché soggetti a sistematiche invasioni da parte dei pirati saraceni provenienti dalle coste nordafricane. Il fenomeno raggiunse livelli tali che gli aragonesi, che allora dominavano la Sardegna, decisero di erigere un sistema di torri di avvistamento per difendersi.

Alcune sono ancora in piedi e, tra queste, va annoverata la Torre di Bari, situata a circa cinque chilometri da Bari Sardo, nel bel mezzo dell’Ogliastra, su una collinetta rocciosa alta circa sei metri.  La sua costruzione fu decisa nel 1572, quando il capitano di Iglesias Marco Antonio Camos inserì la zona tra i siti maggiormente esposti alle scorrerie dei pirati, e fu completata fra il 1590 e il 1594. Alta circa tredici metri e con un diametro di 11,4 alla base, è stata realizzata usando granito e basalto. È altresì conosciuta come torre di Sant’Antonio di Barì, torre di Abbai e torre di Barry. 

Attorno al manufatto si estende, per circa otto chilometri di lunghezza, una spiaggia larga un centinaio di metri suddivisa in due parti: quella settentrionale detta "Mare degli uomini” e quella meridionale "Mare delle Femmine”, perché un tempo ai due sessi era destinata una porzione diversa della spiaggia. Il luogo è dotato di accesso ai diversamente abili, parcheggio, albergo, campeggio e noleggio ombrelloni.

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