Breve storia dell'Ogliastra

Chi coltiva delle curiosità circa il territorio dell’Ogliastra e ne vorrebbe conoscere la storia deve risalire fin all'epoca del Neolitico. Infatti a Baunei, all'interno delle grotte del Supramonte, sono state ritrovate testimonianze dei primi insediamenti dell’uomo primitivo mentre, nella grotta di Corbeddu i ricercatori hanno trovato ossa di un cervo databili a circa ventimila anni fa e, sugli stessi, si sono scoperte dei segni fatti dall’uomo. D'altronde i Menhir e le Domus de Janas che dimostrano il culto delle popolazioni autoctone prenuragiche, sono ben evidenti in tutta la zona che è ricca di nuraghi a tholos, tombe dei giganti, luoghi sacri come pozzi e fonti. Facendo un temporale balzo in avanti ed arrivando al VII° secolo a.C., sappiamo che l’Ogliastra fu occupata dal popolo fenicio e, subito dopo, dai punici. Solo nel III° secolo a.C. il territorio vide i romani approdare nei pochi punti dov’era possibile attraccare le navi ma anche Roma non riuscì a colonizzare l’interno della Sardegna a causa di un territorio molto aspro e dalla resistenza dei popoli dell’isola. La storia del basso Medioevo è talmente confusa da non fornire che pochi dati certi: nel 455 d.C. la Sardegna fu occupata dai Vandali che la strapparono all’Impero Romano e successivamente vide i bizantini che non ebbero vita facile. Fu solamente dal X° secolo che l’isola vide la costituzione di quattro Giudicati che furono come dei piccoli stati autonomi. In questo contesto e per due secoli fu in essere il Giudicato di Agugliastra, confinante con quello di Gallura e con quello di Cagliari dal quale fu assorbito in un secondo tempo. L’Ogliastra passò ai pisani che la tennero fino agli inizi del XIV secolo quando la cedettero agli aragonesi prima e agli spagnoli dopo. Continuando a scorrere il tempo e dopo una breve parentesi dove furono gli austriaci a dominare l’Ogliastra, questa passò nel 1720 ai duchi di Savoia che fino al 1861 la governarono come territorio appartenente al Regno di Sardegna.